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Come scegliere l’audio brand più adatto?



Tutto parte dal messaggio che si vuole veicolare e quale emozione associare.

È possibile costruire un’emozione musicale e tutto dipende da quale emozione musicale si vuole costruire. Ad esempio il suonare in MI maggiore anziché in mi minore, da due sensazioni completamente diverse, il MI minore da sensazioni come tristezza, angoscia o malinconia... dovuto da una attivazione sonora con frequenze specifiche, mentre tutto ciò che sono le note maggiori, danno spensieratezza, allegria, gioia... poi ci sono tutte le varie alterazioni. Prima cosa quindi è la frequenza, poi si lavora sul ritmo (andanti, cadenze, svelti, lenti...).


Il brano,anche inconsciamente, viene ascoltato seguendo la struttura che possiede. La musica è matematica pura, c’è uno schema che viene seguito, associato alla creatività più totale.

Basso, batteria e voce sono le cose fondamentali in un brano, perchè danno cadenza, il basso che la enfatizza poi il resto è tutto di contorno, fondamentalmente.


Si deve creare un brand audio che esprima totalmente il brand, che identifichi in maniera chiara il posizionamento dell’azienda e la sua personalità. Chiedere ad un musicista di mettere in musica il “concetto” dell’azienda è molto più semplice, rispetto a creare una canzoncina simpatica ma non significativa o impossessarsi di una canzone di un cantante già noto che non rispecchia la filosofia dell’azienda.


Prima il posizionamento, poi l’audio brand.


(Se vuoi approfondire segui la puntata numero 15 del podcast minding for dummies)

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