Il nome dell’azienda o dello studio professionale è percepito come l’ultimo dei problemi, un atto creativo o una scelta frutto dell’abbinamento nome-cognome, e non ne viene quasi mai percepita la reale, vitale importanza. Quando si parla della creazione di uno studio professionale, un’ attività commerciale, un laboratorio artigianale... è percepito come l’ultimo dei problemi.
Solitamente come si agisce per la scelta del nome?
Il professionista inserisce il suo nome e cognome: studio commercialista Dott. Mario Rossi, Notaio Dott. Roberto Bianchi, studio legale Avv. Paolo Verdi...
In questo caso il nome dell’azienda si fa coincidere con il nome e cognome del professionista. La scelta del nome si risolve in questo modo.
Il nome della neonata azienda è un elemento considerato come “creativo” dando vita a cose a volte di dubbio gusto (VEDI MAURIZIO BATTISTA) e di scarsa efficacia perché non “suona” non “funziona”. Il nome è sempre e comunque l’ultimo aspetto che solitamente si va a toccare. È l’ultimo dei problemi che ci si pone.
Viene visto come qualcosa che “serve”. Serve il nome per l’apertura della partita iva, per la ditta individuale o per la srl, per la costituzione della società.
Si usano acronimi, iniziali, lettere puntate (un altro errore che viene frequentemente fatto nella scelta del nome) iniziali o altro e alla fine viene creato il nome, ma semplicemente “a fantasia” e con l’aiuto di un grafico creativo viene realizzata la scritta, il disegno del nome più o meno guarnito da elementi grafici accattivanti, simpatici, stilizzati ecc...
L’elemento NOME DELL’AZIENDA esce solo ed esclusivamente in fase “avanzata” per una esigenza di natura pratica, non è l’elemento da cui l’imprenditore parte, non è l’elemento da cui nasce l’azienda e che guida, è sempre l’ultimo per importanza.
In realtà il nome è l’elemento chiave.
Tutto nasce dal nome, guidato dal posizionamento, è l’elemento fondamentale, il sole attorno al quale ruota tutto il business dell’azienda, del professionista o dell’artigiano.
Se sbagli il nome, resti fuori dal mercato, o ti ritrovi con un mercato che non vuoi, rimanendo nell’anonimato.
(Se vuoi approfondire segui la puntata numero 17 del podcast minding for dummies)
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