Se davvero esiste un’azienda da utilizzare da cartina tornasole delle nostre scelte imprenditoriali questa sarebbe senza dubbio APPLE.
Ogni singola scelta fatta da Apple può essere presa ad esempio per dimostrare come un lavoro, logico, fatto sul posizionamento sia devastante sul mercato in termini di risultati economici.
Steve Jobs era un ribelle, ma un ribelle come tanti della sua generazione, era un genio della tecnologia, ma nella Silicon Valley chi non lo è? Un genio del design, ma in Ikea ne trovi a decine con la stessa genialità.
Quello che ha reso Steve Jobs quello che è diventato è stata la sua capacità di fare marketing, le sue scelte folli (fullish) rispetto agli schemi tradizionali del mercato.
Il potere del Nome
Negli anni 78/80 esistevano decine di marchi di personal computer AT&T, Burroughs, Dictaphone, Digital, ITT, Memorex, Motorola, NCR, Radio Shack, Smith Corona, Siemens, Xerox e molti altri.
Molti di questi marchi erano nuovi marchi con nomi strani: Osborne, Commodore, Micro Pro e dozzine di altri.
La differenza tra Apple e gli altri non era nell’hardware ma nel nome. Un nome semplice da ricordare e rimandava ad una semplice immagine da ricordare, una mela.
Jobs non ha chiamato l’azienda con il suo nome “Jobs Corporation” né con quello del suo socio, “Jobs & Wozniak”
Il potere di un secondo marchio
Quando scoprì l’esistenza di computer con interfaccia grafica, inizio a progettare il suo ma non lo chiamò Apple 3 ma con un nuovo nome Macintosh (una qualità di mela).
Ma in realtà Apple utilizza la stessa strategia con ogni prodotto, visivamente sono Apple (con la mela sempre in bella evidenza) ma nominalmente si chiamano iPod, iPhone, iPad…
Il potere di un nemico
Quando Jobs è entrato sul mercato dei personal computer ha individuato in IBM, che possedeva il 50% del mercato, il suo nemico. Nel celeberrimo spot di lancio del 1984 Apple non si limita ad annunciare l’uscita del Macintosh, ma di fatto posizione IBM come Grande Fratello e si pone sin da subito come la scelta opposta, la scelta libera. Lo slogan recitava “And you’ll see why 1984 won’t be like “1984””.
Il potere di essere primi
Nel corso della sua storia Apple ha aperto la strada di nuove categorie molte volte:
iPod il primo lettore musicale con disco rigido
iPhone il primo smartphone touchscreen
iPad il primo computer tablet
e cosa dire dello stesso Steve Jobs che con la sua Pixar ha realizzato il primo lungometraggio di animazione interamente realizzato al computer?
Il potere di una categoria divergente
Anche se inizialmente l’iPhone fu presentato come l’esatto opposto di qualcosa di divergente, quindi lo strumento dove far convergere in un unico strumento un telefono, un dispositivo internet, un lettore di mail, un lettore musicale, la realtà è stata che iPhone ha creato una nuova categoria.
La vera forza di iPhone non era nel suo rivoluzionario touchscreen che faceva convergere più categorie ma il modo con cui gestiva migliaia di app creato per esso.
Un dispositivo App touchscreen totalmente nuovo che superava tutte le vecchie tecnologie e le rendeva obsolete.
Il potere verbale
Quando sei il primo a fare una cosa devi facilitare ai consumatori il processo di comprensione di quello che stai vendendo. Apple non soltanto riesce a creare prodotti semplici, ma riesce a comunicarli in modo memorabile.
“Think different” per il Mac, e di colpo tutti gli altri computer si vanno ad accatastare nella stanzina buia del cervello. Due parole per un messaggio che destabilizza il mercato.
“Mille canzoni in tasca”, 5 parole e il mondo dei lettori MP3 viene definitivamente sconvolto.
Il potere visivo
Se le parole veicolano i messaggi, le immagini raggiungono i consumatori nelle emozioni. Apple come nessuno ha chiaro questo concetto.
La mela (prima arcobaleno e poi bianca)
Gli auricolari bianchi per iPod
Ma anche la “divisa” da presentazione di Steve Jobs con il suo dolcevita nero sopra i jeans, e che dire delle immagini scelte per le presentazioni che per la prima volta non avevano montagne di testo?
Se ti trovi indeciso su una scelta da fare, il mio consiglio è: “siediti, e pensa come Apple, come Steve Jobs, pensa con le regole del posizionamento”.
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